LABORATORI E ATTIVITA’ DIDATTICHE a VARIGOTTI_
Attività che uniscono una fase teorica di spiegazione ad una attività pratica. Durata: 2 ore.
Materiale che ogni bambino dovrebbe portare: astuccio con matite colorate, scotch,
vinavil, colla, forbici.
♣ VEGETAZIONE DELLA COSTA LIGURE ♣
Le attività si svolgono prevalentemente a Varigotti. Si inizia con una passeggiata tra storia e natura lungo un sentiero che, salendo tra "fasce", ulivi e macchia mediterranea, con begli scorci sul mare, raggiunge l’Area Naturale di Punta Crena. Tra un panorama di candide rocce a dominio della Baia dei Saraceni, i bambini apprenderanno le peculiarità della vegetazione costiera ligure.
Laboratorio A): il Sentiero dei "cinque sensi"
Lungo un sentiero che dalla spiaggia conduce all’antica torre di avvistamento dei pirati, i bambini
impareranno ad ascoltare i messaggi dell’ambiente naturale attraverso l’uso dei sensi. Guidati dai simpatici indizi della farfalla Isabella scopriremo le piante principali della vegetazione costiera ligure ed il loro rapporto con il mare.
Laboratorio B): Profumi di terra e di mare, caccia al tesoro nella natura
Tramite l’ausilio di schede didattiche e seguendo gli indizi della guida i ragazzi dovranno orientarsi alla ricerca di piante tipiche della vegetazione mediterranea. La caccia al tesoro ci farà scoprire curiose strategie di difesa e adattamento alle condizioni climatiche dell’ambiente: luce, siccità, temperatura, salinità (con le formazioni alofite)…
AMBIENTE MARINO
Le attività si svolgono nella suggestiva cornice del molo di Varigotti tra le antiche case di pescatori affacciate sulla spiaggia. I bambini conosceranno i principali organismi marini ed i pesci dei nostri fondali.
Laboratorio A): Costruiamo l’acquario mediterraneo
In spiaggia si svolgerà il laboratorio in cui verrà costruito un piccolo acquario mediterraneo. I bambini raccoglieranno sassolini, sabbia, conchiglie, alghe….da incollare per creare il fondale.
Quindi verranno realizzate sagome di pesci, stelle marine, cavallucci… da colorare ed appendere nell’habitat più idoneo all’interno dell’acquario.
Laboratorio B): Alla scoperta dei quattro ambienti marini
Il laboratorio si svolgerà in spiaggia: attraverso simpatici indovinelli i bambini, divisi in squadre, dovranno riconoscere pesci ed organismi e posizionarli nel relativo ambiente marino (fondale sabbioso – razze, sogliole…-, fondale roccioso – polpi, murene, stelle marine…- , mare aperto – squali, pesci spada, delfini, meduse, tartarughe…-, fondale a prateria di posidonia – cavalluccio marino…-).
E per chi ama camminare…
Dal borgo vecchio di Varigotti un suggestivo sentiero raggiunge l’antica e silenziosa chiesa di S. Lorenzo: cenobio benedettino in un passato ormai remoto, fu parrocchia di Varigotti fino al 1585. Alta su uno sperone roccioso a dominio della baia dei Saraceni, San Lorenzo ricorda la lirica "Sere di Liguria", dove Vincenzo Cardarelli paragona le nostre chiese a "navi che stanno per salpare".
(visita interno – necessarie calzature comode).
http://digilander.libero.it/guideliguria/
VARIGOTTI…UN COVO DI
SARACENI?
Amata per la sua
quiete da molti esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, Varigotti
si compone di piccoli nuclei medievali abbarbicati tra ulivi e di un borgo
“saraceno”, con variopinte case dai tetti a terrazza, affacciate direttamente
sulla spiaggia.
Sul promontorio di
Punta Crena l’imponente torre di vedetta e le tracce del castrum bizantino ci
raccontano di una trascorsa grandezza.
Un sentiero che sale
tra le “fasce” e i grovigli della macchia mediterranea raggiunge l’antica e
silenziosa chiesa di S. Lorenzo: cenobio benedettino in un passato ormai
remoto, fu parrocchia di Varigotti fino al 1585. Alta su uno sperone roccioso a
dominio della baia dei Saraceni, San Lorenzo ricorda la lirica “Sere di
Liguria”, dove Vincenzo Cardarelli
paragona le nostre chiese a “navi che stanno per salpare”. Tutto attorno, uno
strapiombo vertiginoso di candide rocce, che si tingono di rosa alla luce del
tramonto.
Il toponimo di Varigotti da sempre ritenuto di
difficile interpretazione può essere inquadrato nell’area linguistica ligure
pre-latina, identificandovi un nome composto da una diffusa radice uara, indicante un “luogo umido” o più semplicemente “acqua profonda”, e cottis, nel suo significato originario di “roccia”: un’interpretazione che si
adatta molto bene alle caratteristiche orografiche del sito.
Sul promontorio di Varigotti è attestato un
gran numero di frammenti di anfore cilindriche databili soprattutto tra VI e
VII secolo, espressione di uno stretto collegamento con i centri di produzione
da ricercarsi nella Tunisia e nelle province nordafricane. La riorganizzazione
delle difese e del controllo della Liguria occidentale bizantina, attuata tra
la seconda metà del VI e il VII secolo, risultò determinante nella definizione
degli assetti del Finale: alla possente fortezza di Sant’Antonino,
nell’entroterra di Perti, si associavano il nucleo religioso della Pieve del
Finale e l’insediamento sul promontorio di Varigotti. Oltre alle fortificazioni
bizantine l’area di punta Crena conobbe la realizzazione della cinta difensiva
sommatale, tra XII e XIII secolo.
Una svolta
importante avvenne nel 1341, quando il Comune di Albenga decise di fortificare
con mura e torri l’abitato di Pogli, all’inizio della Valle Arroscia, dove
detenevano diritti signorili i figli di Enrichetto Del Carretto. Giorgio Del
Carretto, marchese di Finale, assunse le parti dei nipoti e intimò agli
Albenganesi di demolire le nuove fortificazioni. Di fronte al loro diniego, Giorgio,
radunato un esercito di circa ottomila uomini, abbatté le fortificazioni di
Pogli e devastò la piana di Albenga, tagliando alberi e distruggendo vigne e
campi. Ma la reazione del doge di Genova, Simon Boccanegra, fu immediata: i
genovesi posero sotto il loro controllo l’intero Finale, distruggendo il castrum di Varigotti e interrandone l’imboccatura del porto. Amara fu la sorte di
Giorgio del Carretto: fu imprigionato per cinque anni nel carcere della
Malapaga, secondo le fonti detenuto in una gabbia di legno.
La questione del
porto di Varigotti torna alla ribalta nel Seicento, quando il Finale diviene
diretto possesso della corona di Spagna. Alla costruzione della via Beretta
(1666) agile collegamento con le regioni padane ed i passi alpini, non corrispose
la realizzazione di un adeguato impianto portuale. Il problema della
costruzione di un nuovo porto nel Finale, dopo i primi tentativi rimasti senza
seguito, fu affidato a varie commissioni che tra il 1630 e il 1672 si
limitarono a produrre un’ingente documentazione. Si era ipotizzata la
realizzazione di un grande porto a Varigotti, tagliando la dorsale alle spalle
del promontorio di Punta Crena per edificare una grande fortezza e aprire
un’ampia strada litoranea di collegamento con Finale. Gaspare Beretta presentò
invece un progetto per realizzare un porto alla Caprazoppa. Ma non si approdò
mai ad alcun risultato concreto.
Nella chiesa di San
Lorenzo vecchio solo il lato nord conserva in vista un tratto di muratura
medievale, mentre sono il frutto di riedificazioni tardo e post medievali il
fianco sud (fine ‘500) e la zona absidale (inizio del ‘500). Alcune importanti
modifiche ebbero luogo alla fine del ‘600, mentre un’altra considerevole fase
edilizia fu realizzata a metà del XIX secolo. Fra i laterizi di reimpiego
emerge la presenza di numerosi mattoni databili agli inizi del XV secolo: essi
sembrano indicare la presenza di una significativa fase edilizia della chiesa,
di cui però al momento non restano altre prove materiali. Accanto ai risultati
ottenuti, l’evidenza archeologica ha prodotto alcuni quesiti insoluti: perché
una fase costruttiva tanto imponente in un’epoca riconosciuta di declino per S.
Lorenzo, che alla fine del XVI secolo perse anche la funzione di parrocchiale?
E perché nel fronte sud (fine ‘500) vennero adottati elementi formali di gusto
ancora pienamente medievali, come le monofore e gli stretti portali ad arco?
Solo un’adeguata indagine storica potrà permettere di individuare le ragioni,
molto probabilmente di carattere simbolico, che sono alla base di questa scelta
di elementi arcaici a imitazione del romanico, realizzati però con materiali e
tecniche costruttive già rinascimentali.
Guide Turistiche, Ambientali - Escursionistiche autorizzate dalla Regione Liguria. Accompagnatori turistici, operatori didattici con formazione universitaria.
RispondiEliminaVISITE GUIDATE, ESCURSIONI IN LIGURIA
ATTIVITA’ DIDATTICA PER LE SCUOLE
tel: 339-4402668 guide_liguria@libero.it http://digilander.libero.it/guideliguria
S. LORENZO E VARIGOTTI, TRA PROFUMI DI TERRA E DI MARE. Seguendo curiosi indizi della guida i bambini scopriranno curiose strategie di difesa delle piante e il loro adattamento alle condizioni climatiche dell’ambiente. Visiteremo l'interno dell’antica chiesa di S. Lorenzo, cenobio benedettino in un passato ormai remoto, e parrocchia di Varigotti fino al 1585.
LA CIVILTA' DELL'OLIVO. COME FUNZIONA UN FRANTOIO? “I nostri monumenti non sono nelle piazze delle nostre città, sono le nostre fasce” affermava il poeta ligure G. Boine. Molte fasce sono popolate da un mare argenteo di ulivi secolari. Presso un frantoio conosceremo l’ulivo – pianta simbolo della cultura mediterranea –, le tecniche di coltivazione e raccolta. Degustazione
FINALBORGO… ALLA RICERCA DEGLI ANIMALI NASCOSTI !!!
Attraverso un originale percorso i bambini verranno guidati alla scoperta di dipinti, sculture, intarsi, in cui si cela una grande varietà di animali (leoni, conigli, lumache, farfalle, porcospini…): sono allegorie di vizi e virtù, simboli legati a curiose vicende... Rivivremo in modo divertente la storia di Finale, uno dei “Borghi più belli d’Italia”! Scopriremo i resti del “castello fantasma” (Castel Gavone, distrutto nel 1713) reimpiegati nei secoli a Finalborgo (capitelli che diventano fontane, caminetti trasformati in portoni...), perché in Liguria non si butta via niente!
LABORATORIO A VARIGOTTI – ALLA SCOPERTA DEI QUATTRO AMBIENTI MARINI
RispondiEliminaL'attività si svolge in spiaggia: attraverso simpatici indovinelli i bambini, divisi in squadre, dovranno riconoscere pesci ed organismi marini e attribuirli al relativo ambiente (fondale sabbioso – razze, sogliole…-, fondale roccioso – polpi, murene, stelle marine…- , mare aperto – squali, pesci spada, delfini, meduse, tartarughe…-, fondale a prateria di posidonia – cavalluccio marino…-).
UNA GIORNATA CON… GLI ANTICHI ROMANI
RispondiEliminaMattino.
VIVERE SOPRA UN ‘CASTRUM’ ROMANO. L’itinerario nel centro storico sarà articolato in momenti ludici in cui scopriremo le vestigia di Albingaunum e approfondiremo aspetti di storia romana (il divide et impera, lo scontro con le tribù liguri…). I bambini, in piccole squadre, avranno le immagini di reperti romani riutilizzati nella città medievale: i particolari verranno scoperti durante il percorso. Visita del Museo Navale Romano: tra anfore e preziosi reperti della nave oneraria affondata scopriremo alcune curiosità, come i dadi da gioco dell’equipaggio, nocciole del I sec. a.C. ed un fedele modellino della nave. Visita del Museo Archeologico Romano
SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’.
L’attività si svolgerà fornendo a ciascun ragazzo la fotografia del particolare di un monumento, di un’opera d’arte, di un dipinto, corredata di un breve testo esplicativo. Durante il percorso guidato ogni ragazzo dovrà prestare attenzione se, nelle varie tappe in cui è articolata la visita, è presente il dettaglio in suo possesso. La conoscenza della storia e dei monumenti verrà così messa in luce sia da quanto spiegato della guida, sia dal contributo apportato da ogni ragazzo. L’attività potrà essere svolta dividendo gli studenti in piccole squadre.
Pomeriggio.
LA VIA JULIA AUGUSTA. Passeggiata storico-naturalistica lungo la necropoli romana e la via Julia Augusta, di fronte all’isola Gallinaria, dalla curiosa forma di tartaruga.
IL MEDIOEVO
RispondiEliminaNOLI, ANTICO BORGO SUL MARE, PAESE DI PESCATORI La V° Repubblica Marinara è oggi un tranquillo borgo dove molte famiglie vivono della pesca, praticata ancora con metodi tradizionali. Percorso giocato nei carruggi per conoscere la storia di Noli e il funzionamento dei principali sistemi per difendersi da nemici e pirati (torri, castello, case-forti, cinta muraria…). Vita da… lupi di mare! In spiaggia osserveremo il lavoro dei pescatori, tra le reti, i gozzi e ...i gabbiani! Possibilità di salire all'interno di una delle antiche torri medioevali!
ALBENGA, ALL’OMBRA DELLE TORRI MEDIEVALI Tra logge e palazzi medievali si svelano ambienti raccolti e silenziosi, come la suggestiva Piazzetta dei Leoni. I ragazzi approfondiranno temi legati alle attività commerciali, alle lotte tra guelfi e ghibellini, alla spiritualità. Visiteremo lo splendido Battistero paleocristiano (V°sec.) che conserva un magnifico mosaico in stile bizantino, tra i pochi presenti nel nord Italia insieme a Ravenna.
CASTELVECCHIO E ZUCCARELLO IL FASCINO SENZA TEMPO DELLA LIGURIA. Per approfondire la differenza architettonica ed amministrativa tra feudo e Comune si può abbinare ad Albenga la visita di Castelvecchio di Rocca Barbena e di Villanova. Il primo è un borgo dai vicoli contorti e labirintici, abbarbicato alla rupe su cui sorge il Castello dei marchesi di Clavesana. Villanova è un paese-fortezza creato nel 1250 dal Comune di Albenga per difendere la sua liberà dalle minacce dei feudatari.
DAL MEDIOEVO ALL’ETA’ MODERNA
RispondiEliminaFINALBORGO, UN ANTICO MARCHESATO Stretti nell’abbraccio delle mura, i suoi palazzi, le Chiese, il Convento Domenicano ne fanno uno dei “Borghi più belli d’Italia”. La ricca storia consente molteplici chiavi di lettura. I marchesi Del Carretto, che ne ebbero il dominio dal medioevo fino al 1598, furono i mecenati che durante il Rinascimento vollero i Chiostri di S. Caterina, lo splendido Castel Gavone, i tanti polittici cinquecenteschi. Dopo la pace di Cateau-Cambrèsis Finale fu acquistata dalla Spagna e ne divenne l’accesso marittimo per raggiungere il ducato di Milano: il XVII sec. fu un’altra epoca d’oro per il Borgo, che si arricchì di monumenti secondo il gusto barocco. Splendide le statue vestite conservate in S. Biagio, ispirate ai princìpi della Controriforma.
SAVONA, CITTA' DI PAPI. L’ascesa al pontificato del savonese Sisto IV (1471-1484) e successivamente del nipote Giulio II (1503-1513) permisero a Savona di affacciarsi alla ribalta della politica internazionale, e di vivere la stagione più intensa di tutta la sua storia, il “Rinascimento roveresco”. Vennero avviati i numerosi interventi edilizi che avrebbero cambiato il volto della città: la munificenza dei Papi della Rovere, segnando i tratti caratteristici della Roma monumentale, si riverberò anche su Savona. Viviteremo la fortezza del Priamàr, Cappella Sistina, Cattedrale con lo splendido coro ligneo intarsiato, chiostro francescano. Visita del centro storico medievale affacciato sul suggestivo specchio di mare della vecchia darsena. Sullo sfondo, il nuovissimo terminal crociere ‘Costa’. Suggestiva la cerimonia in ricordo dei caduti: ogni sera alle 18 ventun rintocchi di campana ‘bloccano’ la città.
VIAGGI DI ISTRUZIONE IN LIGURIA
RispondiEliminaSCUOLA PRIMARIA - a.s. 2018-19
LA NOSTRA LIGURIA P.I. 01437710096 Percorsi didattici – Visite guidate in Liguria
VIA PARCO DEGLI ULIVI, 1 17024 VARIGOTTI (SV) 339-4402668 guideliguria@libero.it
* Possibilità di prenotare un Oratorio oppure locali presso scuole locali per il pranzo al sacco al coperto in caso di maltempo.
* Possibilità di appoggiarsi ad uno stabilimento balneare per depositare gli zaini durante l'attività, servizi igienici, pranzo al sacco e relax.
* Possibilità di pranzo in ristorante / pizzeria convenzionato.